I
SERVIZI DEMOGRAFICI
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Gestione
e raccolta dei dati anagrafici della popolazione residente (APR) nonchè
gestione
e raccolta dati dei cittadini italiani che hanno fissato all´estero la loro residenza (AIRE);
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Registrazione
e certificazione degli eventi più importanti della vita quali la nascita,
il matrimonio, la morte e la cittadinanza;
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Gestione
del corpo elettorale nonchè corretto e puntuale adempimento
delle
operazioni connesse alla consultazioni elettorali;
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Certificati
anagrafici e di stato civile
I
certificati anagrafici sono rilasciati dal Comune di residenza e attestano
le risultanze delle iscrizioni nell'anagrafe della popolazione residente (APR)
e degli italiani residenti all'estero (AIRE).
I
certificati anagrafici sono:
-
certificato di stato di famiglia;
-
certificato di residenza;
-
certificato di cittadinanza;
-
certificato di stato libero;
-
certificato di stato vedovile;
-
certificato di godimento dei diritti politici;
-
certificato anagrafico di nascita;
-
certificato anagrafico di matrimonio;
-
certificato anagrafico di morte;
-
certificato di esistenza in vita;
-
certificati di iscrizione all'AIRE.
I
certificati anagrafici sono validi per sei mesi. Possono avere valore anche
successivamente, se l’utente dichiara in calce al certificato che le
informazioni in esso contenute non hanno subito modifiche.
Hanno validità illimitata
i certificati non soggetti a modificazioni (certificato anagrafico di
nascita).
E' possibile richiedere,
presso gli SPORTELLI DI STATO CIVILE
DEL COMUNE DI SINNAI, gli estratti di:
-
nascita
-
morte
-
matrimonio.
relativi
agli eventi verificatesi in questo Comune.
SE
IL CERTIFICATO DEVE ESSERE PRESENTATO A UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE O AD UN
GESTORE DI PUBBLICO SERVIZIO È OBBLIGATORIO AVVALERSI DI UNA
AUTOCERTIFICAZIONE.
CHI
PUO' CHIEDERE I CERTIFICATI
Il
certificato di residenza e di stato di famiglia possono essere rilasciati a
chiunque ne faccia richiesta (art. 33, comma 1, DPR 223/1989). Gli altri
certificati possono essere rilasciati solamente se non vi ostano particolari
motivi (art. 33, comma 2, DPR 223/1989).
COME
FARE
Per
ottenere un certificato anagrafico è possibile richiederlo direttamente ai SERVIZI
DEMOGRAFICI
del
Comune che lo rilascia immediatamente.
E'
necessario presentarsi allo sportello dotati di un documento di identità
valido.
QUANTO
COSTA
Non
è nella facoltà del richiedente il certificato decidere se l'atto vada in
bollo oppure in carta libera e neppure discrezione degli uffici che
richiedono o rilasciano atti.
I
certificati, quando richiesti all'ufficio anagrafe, devono essere rilasciati
in bollo "sin dall'origine" (D.P.R. 642/72) per cui il bollo è la regola, mentre
la "carta semplice" è l'eccezione, pena l'evasione del
tributo di bollo.
Facendo
l'autocertificazione, invece, non è dovuta l'imposta di bollo.
I
certificati anagrafici di norma sono rilasciati in bollo (€ 16,00)
tranne nei CASI
DI ESENZIONE.
Oltre
al bollo devono essere versati i diritti di segreteria nella misura di:€
0,26 per i certificati in carta libera e di € 0,52 per i certificati in
bollo (per alcuni usi particolari è prevista anche l'esenzione dai diritti
di segreteria).
Sono
soggette al bollo anche le autentiche delle firme in calce
alle dichiarazioni sostitutive di atto notorio, a meno che non siano
previste specifiche esenzioni per l'uso al quale le dichiarazioni sono
destinate.
informazioni
generali SU:
Imposta di bollo e diritti di segreteria
Il
bollo è una imposta riscossa dallo Stato in connessione alla
formazione o all'uso di atti, certificati, registri o documenti individuati
nella normativa vigente.
I
diritti di segreteria sono un corrispettivo versato al Comune per una
attività da esso svolta. La misura dei diritti di segreteria per le
pratiche demografiche è fissata dalla Tabella D allegata alla legge 8
giugno 1962, n° 604 e successive modificazioni ed integrazioni.
L'utilizzo
di certificati rilasciati in esenzione da bolli e spese per fini diversi da
quelli indicati sul certificato è una violazione della normativa fiscale
vigente.
L'articolo
22 del DPR 26 ottobre 1972, n° 642 stabilisce che sono SOLIDALMENTE
OBBLIGATI al pagamento dell'imposta e delle eventuali soprattasse e pene
pecuniarie tutti i soggetti che hanno sottoscritto, ricevuto, accettato o
negoziato atti e documenti non in regola con l'imposta o che degli
stessi facciano uso.
la
responsabilità per il mancato pagamento del bollo ricade sul
richiedente, su chi ha firmato l'atto e sul funzionario ricevente che non
provvede a trasmettere l'atto irregolare all'ufficio del registro. La
sanzione prevista va da 2 a 10 volte l'importo evaso più la marca prevista.
Non è nella facoltà del richiedente il certificato decidere se l'atto vada
in bollo oppure in carta libera e neppure discrezione degli uffici che
richiedono o rilasciano atti.
TEMPI
Al
fine di evitare lunghi tempi di attesa allo sportello a causa
dell'affollamento di pubblico tra le ore 10 e le ore 11, si consiglia di
utilizzare le altre fasce orarie a disposizione.
DOVE
RIVOLGERSI E QUANDO:
SERVIZI DEMOGRAFICI DEL COMUNE DI SINNAI
Piano Terra dell'Edificio Comunale - Via Quartu - 09048 SINNAI
ORARI:
Dal
lunedì al venerdì dalle
ore 8.30 alle ore 11.00
Il lunedì ed il mercoledì
pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 18.30
RECAPITI:
Tel. 070/7690510/511
Fax 070/782162
E-mail: anagrafe@comune.sinnai.ca.it
statocivile@pec.comune.sinnai.ca.it
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AUTOCERTIFICAZIONE
ANAGRAFICA
AUTOCERTIFICAZIONE
GENERICA
GUIDA PRATICA AL CITTADINO
Cosa
non può fare la Pubblica Amministrazione
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Le
Amministrazioni Pubbliche non possono richiedere atti o
certificati concernenti fatti, stati e qualità personali
che risultino attestati in documenti già in loro possesso o
che esse stesse siano tenute a certificare oppure che siano
in possesso di altre pubbliche amministrazioni. Ciò
significa che ad esempio il Comune di Sinnai non può
richiedere per i propri residenti certificati di residenza o
stati di famiglia, perché i dati in essi contenuti sono già
noti all’amministrazione comunale.
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Le
Pubbliche Amministrazioni non possono rifiutarsi di
accettare nei casi previsti le autocertificazioni.
L’impiegato che rifiuti di accettare
un’autocertificazione o le altre forme di semplificazione,
incorre nelle sanzioni previste dall’art. 328 del Codice
Penale e rischia di essere punito per omissione o rifiuto di
atti d’ufficio. In questo caso il cittadino dovrà in
primo luogo, accertare chi è il responsabile della pratica
inoltrata, richiedendo nome, cognome e qualifica.
Ottenuti i dati il cittadino dovrà richiedere, per
iscritto, le ragioni del mancato accoglimento segnalando il
caso al Comitato Provinciale della Pubblica Amministrazione
presso la Prefettura del luogo in cui è stata rifiutata
l’autocertificazione.
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Le
pubbliche amministrazioni non possono richiedere ai
cittadini la produzione di certificati di assenza di
precedenti penali e di assenza di carichi pendenti, ma
debbono essere accertati, presso gli uffici competenti,
direttamente dall’amministrazione che deve emanare il
provvedimento.
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Cosa
non può fare il Cittadino
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Il
cittadino non può utilizzare documenti di riconoscimento
che contengono dati che abbiano subito variazioni dalla data
del rilascio, allo scopo di sostituire certificati
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Il
cittadino non deve effettuare dichiarazioni non veritiere. |
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L’amministrazione
pubblica provvede d’ufficio ad accertare la veridicità di
quanto dichiarato dal cittadino.
In considerazione dei gravi abusi che possono derivare
dall’esercizio del diritto a presentare
un’autocertificazione, il legislatore ha previsto che ogni
comportamento illecito in merito alla stessa sia punito con
severe sanzioni penali. |
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Le
certificazioni, le autentiche di firma e copia di norma, ai sensi (Tab. A
DPR 642/72 e successive modificazioni)
devono essere rilasciate in bollo.
Le esenzioni dal Bollo sono applicabili esclusivamente nei casi
previsti da apposite
leggi.
Quando il cittadino richiederà un certificato o l’autentica di firma o
copia dovrà indicare, sotto la sua diretta responsabilità, l’uso e/o la
norma esentativa dal Bollo: in caso contrario il funzionario sarà costretto
ad applicare la marca da Bollo.
Attenzione!!!
L’uso
diverso da quello indicato sul certificato comporta evasione fiscale
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